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Urbino, la città ideale del Rinascimento

viernes, 11 de abril de 2014

Palazzo Ducale, rampa elicoidale e Scuderia, Urbino
foto | gengish
Urbino è la città del Rinascimento, non c'è che dire. Il suo centro storico, perfettamente conservato, dal '98 è stato inserito dall'Unesco nel patrimonio dell'Umanità. 

Situata in collina, nel basso Montefeltro, questa cittadina ha goduto dell'intelligenza, della lungimiranza e della generosità del duca Federico da Montefeltro. Questo straordinario e indimenticato mecenate riuscì a convogliare nel suo ducato, nei 40 anni della sua reggenza, artisti e intellettuali contemporanei rendendo Urbino il fulcro vivace e stimolante della cultura rinascimentale. Ancora oggi, i visitatori passeggiando tra i suoi vicoli, i bastioni, i palazzi, le chiese possono avvertire le atmosfere di metà '400, ammirando un intatto patrimonio architettonico e quell'impianto urbanistico di "città ideale" caro a Federico. Iniziamo il nostro tour?



Palazzo Ducale e Rampa Elicoidale, Urbino
foto | Red Beetle
Imperdibile la visita a Palazzo Ducale: su indicazione di Federico questa cittadella fortificata (realizzata nell'arco di 30 anni) doveva rappresentare il "principe" e superare per sfarzo e bellezza qualunque altra costruzione allora esistente. Oggi ospita, in un'ottantina di sale, la Galleria Nazionale delle Marche, un nutrita collezione di dipinti e mobilia, arazzi e sculture risalenti al periodo 1300-1600. Tra queste opere, spiccano sicuramente i lavori di Raffaello (a cui Urbino diede i natali), Tiziano e Piero della Francesca. 

Nella zona sottostante al Palazzo ducale, quella denominata Mercatale, potrete visitare le ex stalle del duca (lunghe circa 130 metri e alte 13, capaci di ospitare fino a 300 cavalli e conosciute anche comeScuderie della Data) e l'adiacente Rampa elicoidale all'interno del torrione sul lato nord. Questa scala, studiata come l'intero complesso architettonico da Francesco di Giorgio Martini, serviva a evacuare rapidamente il Palazzo in caso di pericolo. Svariati crolli delle coperture delle stalle hanno provocato, negli anni, un uso ibrido: in parte orto e in parte granaio della famiglia Albani. 
Duomo di Urbino
foto | Christoffer Sundby

Nei pressi del Palazzo Ducale sorge la Cattedrale: il complesso non è particolarmente suggestivo ma merita una visita per il particolarissimo Oratorio della Grotta. In questo ambiente ipogeo si trovano ben quattro cappelle, una superba pietà scolpita da Giovanni Bandini e il "giro del perdono", un corridoio che tradizionalmente gli urbinati percorrevano in preghiera il giorno di pasquetta per chiedere l'indulgenza. Noi diciamo spesso che il bello non sempre è immediatamente visibile: la Cattedrale ne è la prova ma a Urbino accade più spesso di quanto non si pensi. La città infatti è ricca di Oratori davvero sorprendenti e sarebbe un peccato trascurare questi ambienti religiosi che hanno molto ancora da raccontare. Il primo che incontrerete nella vostra passeggiata sarà l'Oratorio della Morte, così chiamato perché la sua Confraternita provvedeva alla sepoltura dei cristiani. All'interno, c'è una bellissima Crocifissione dipinta dal Barocci. Svoltando sulla sinistra, vi imbatterete nell'Oratorio di San Giovanni e in quello di San Giuseppe

Dipinto Oratorio San Giovanni, Urbino
foto | Anguskirk
Fate uno sforzo di immaginazione, oltrepassate l'anonimo portale di San Giovanni e resterete senza fiato di fronte agli affreschi di Lorenzo e Jacopo Salimbeni da San Severino! Un esempio di tardo gotico marchigiano in cui spicca, nella parete dietro l'altare maggiore, la crocifissione di Cristo e una serie di personaggi secondari affaccendati in mille attività utili alla umanizzazione della Passione. L'Oratorio di San Giuseppe, la cui Confraternita assisteva i condannati a morte e i loro familiari, custodisce invece un preziosissimo Presepe realizzato dal Brandani con la scagliola (un tipo di gesso fine).

Chiesa San Bernardino, Urbino
foto | AaronP65
Prima parlavamo di Raffaello. Vi sarà di strada la sua Casa natale, chiamata anche Casa Santi, dal cognome di famiglia.  Acquisita dall'omonima Accademia per salvaguardare la memoria del pittore, consentirà di vedere la bottega paterna (pittore e poeta presso il Duca) oggi sede di mostre temporanee, la camera da letto arricchita da un dipinto giovanile della Vergine col bambino e diversi omaggi di altri artisti al genio di Raffaello. 

Se poi volete un'altra vista deliziosa su Urbino, spostatevi a circa 3 chilometri dalla città, verso la Chiesa di San Bernardino, il mausoleo ducale fatto erigere da Federico per la sepoltura sua e dei suoi successori. 


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